Alessandro Manzoni
Storia della colonna infame

In questo saggio storico pubblicato in appendice ai Promessi sposi nell’edizione del 1840, con accurata disamina delle fonti e partecipazione commossa alla sofferenza delle vittime, Manzoni ricostruisce il processo intentato a Milano nell’estate del 1630, durante una violenta epidemia di peste, contro due persone ingiustamente accusate di essere untori, ovvero di diffondere il contagio ungendo le porte delle case con sostanze infette. Il processo fu segnato dall’abuso di potere, dalla violazione delle leggi umane e divine, dall’uso di due pesi e due misure con i popolani e gli aristocratici; e senz’altra prova che “confessioni” estorte con atroci torture, i presunti untori furono giustiziati con il supplizio della ruota. Operando una riflessione etica sempre attuale, Manzoni mette in luce con argomentazioni stringenti come la responsabilità, più che nell’ignoranza, nella superstizione e nelle pratiche giudiziarie barbare, va ricercata nella volontà deliberata dei giudici, che agirono scientemente per compiacere la popolazione imbestialita alla furiosa ricerca di colpevoli.
Note di Alberto Ardito